Nel primo episodio del podcast Entre Deux Vinsdi Oeni, François Régis de Fougeroux, direttore del Domaine Langlois di Saumur, ci invita ad approfondire l'affascinante storia della tenuta Langlois-Château e a scoprire i segreti della produzione di crémant eccezionali.
La storia di Langlois-Château: un'alleanza tra know-how e territorio
Langlois-Château è una delle più antiche case di Saumur, fondata nel 1885 da Édouard Langlois e sua moglie Jeanne Château. La loro storia d'amore ha dato vita a una casa prestigiosa, che unisce competenza enologica e un terroir eccezionale. "È stata una storia d'amore fin dall'inizio", spiega François Régis de Fougeroux. Édouard Langlois, maestro di cantina di un'azienda vicina, unì le forze con la famiglia Bonnmann, proprietaria di vigneti a Saint-Hilaire-Saint-Florent, per fondare quello che sarebbe diventato Langlois-Château. Dopo la prima guerra mondiale, la vedova di Langlois, Jeanne, continuò l'attività e mantenne il nome della tenuta, preservando così l'eredità della coppia.
La terra al centro dell'identità di Langlois
François Régis de Fougeroux, figlio di un agricoltore, ha sempre avuto un forte legame con la terra. Quando è arrivato al Domaine Langlois, è stato particolarmente attratto dalla possibilità di lavorare direttamente con il terroir, un aspetto fondamentale nella produzione di crémant di qualità. "Questo contatto con la terra era essenziale", sottolinea. Langlois è una delle poche case di Saumur a possedere vigneti di proprietà, il che significa che François Régis de Fougeroux può controllare l'intera catena di produzione, dalla vite alla bottiglia.
Il DNA della tenuta si basa su questa filosofia: "Dobbiamo controllare tutto a monte", spiega. Per Langlois-Château è un punto d'onore possedere un vigneto e gestire l'intero processo produttivo, il che conferisce ai vini prodotti un carattere e una precisione unici.
L'arte del montaggio: un lavoro di pazienza
L'assemblaggio dei vini è un momento cruciale nella produzione dei crémant. Ma, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non si tratta di un semplice adattamento di varietà di uve. "L'assemblaggio non è una rivoluzione, ma un processo a lungo termine", sottolinea François Régis. Al Domaine Langlois, ogni cuvée è prodotta con uve provenienti da diversi terroir, accuratamente selezionate per le loro caratteristiche uniche. Questo approccio contribuisce a perfezionare l'identità della tenuta nel corso degli anni.
La separazione delle cuvée in base al terroir e al vitigno, unita alla maturazione su un letto di lieviti, crea bollicine di eccezionale finezza. L'invecchiamento prolungato dei crémant, a volte fino a tre anni, conferisce loro una complessità e una struttura che permette di svilupparsi armoniosamente.
L'impegno per l'agricoltura biologica
Il Domaine Langlois ha fatto la scelta strategica di passare al biologico, una decisione che riflette il profondo impegno dell'azienda a preservare il proprio terroir. "Tutti i nostri vigneti saranno biologici entro il 2025", annuncia con orgoglio François Régis. L'obiettivo è garantire un futuro sostenibile alla produzione di crémant nel rispetto dell'ambiente. Attualmente la tenuta coltiva 63 ettari con metodo biologico e prevede di convertire gradualmente tutti i suoi vigneti.
Chenin: un vitigno preferito per i crémant
Lo Chenin, vitigno di punta della tenuta, è il cuore dell'identità di Langlois. François Régis ne parla con passione: "Lo Chenin è un vitigno molto legato al territorio. Ha una capacità unica di esprimere la mineralità e la delicatezza del terreno in cui viene coltivato. Questa caratteristica rende lo Chenin un vitigno ideale per la produzione di crémant, dove l'acidità e la freschezza sono essenziali per la creazione di una bolla raffinata".
L'innovazione al servizio della tradizione: la prima cuvée di Blanc de Blancs
Nel tentativo di innovare preservando la tradizione, Langlois-Château ha lanciato la sua prima cuvée di Blanc de Blancs nel 2019. Questa cuvée segna una tappa importante nella storia dell'azienda, in quanto incarna la visione del futuro del crémant. "Questa cuvée rappresenta il nostro principio guida", spiega François Régis. È stata prodotta con uve biologiche provenienti dai vigneti della tenuta, con l'obiettivo di esaltare l'essenza stessa del terroir di Saumur.
Conclusione: alla scoperta del Domaine Langlois
François Régis de Fougeroux conclude l'intervista invitando gli ascoltatori a scoprire la tenuta Langlois a Saumur. "Saremo lieti di accogliervi e di mostrarvi il nostro mondo del vino", dice, invitando tutti a scoprire la storia e la passione che si celano dietro ogni bottiglia. La tenuta, ora orientata verso un futuro biologico, continua a promuovere il know-how della Loira nel rispetto del suo passato.
Questa affascinante video-intervista con François Régis de Fougeroux mette in luce la ricchezza del terroir di Saumur, l'importanza dell'uva Chenin e l'impegno del Domaine Langlois nella produzione di crémant di qualità eccezionale. Un appuntamento imperdibile per gli amanti dei vini spumanti e delle grandi storie locali. Vi invitiamo inoltre a guardare il secondo episodio,"Intervista a Marielle Cazaux dello Château La Conseillante", che condivide la sua visione del vino, l'evoluzione delle pratiche viticole e la sua straordinaria carriera nel mondo del vino.